CARTOGRAFIA STELLARE
Lo sviluppo della mappa
stellare galattica standard è ancora uno di quegli argomenti che si perdono
nella nebbia dei tempi. Infatti è stata fatta luce ultimamente, negli ultimi
cento anni, su come alcune misure galattiche sono state introdotte.
La mappa stellare galattica standard è entrata in
uso durante il 9° secolo dell’impero, dove viene utilizzata la rappresentazione
bidimensionale conosciuta come Proiezione Asimoviana, nome che rappresenta
l’unico indizio sulle sue origini.
Questo Asimov, viene generalmente ritenuto essere
un antico galattografo che copiò le mappe stellari dei settori nei quali, queste
ultime, erano già in uso.
In questo tipo di mappa stellare, la galassia viene
essenzialmente rappresentata da tre sfere concentriche aventi il centro
corrispondente con il centro trigonometrico del grande buco nero centrale.
La sfera interna ha un diametro
approssimativamente di 5.041 anni luce ma contiene quasi la metà della
massa complessiva della galassia. In questa sfera è incluso un unico
settore conosciuto come Settore
Centrale, il quale non contiene pianeti abitati, ma ospita molte basi
scientifiche poste su planetoidi privi di aria.
La sfera intermedia, nota come Settore Interno
è suddivisa in 8 settori. Quattro sopra l’equatore galattico e quattro sotto.
Tale sfera si estende per una distanza di 28.384 anni luce dal centro galattico.
La sfera esterna, nota come Settore Esterno è
suddivisa in 16 settori di cui 8 sopra l’equatore galattico e 8 al di sotto. La
sua estensione dal centro galattico è pari a 51.626 anni luce.
Posizione delle stelle
Ogni pianeta abitato ruota
intorno ad una stella la cui posizione è rappresentata nello spazio
tridimensionale da 3 valori:
q
(theta): |
misurazione angolare, in
senso orario, del meridiano galattico, visto da sopra l'equatore
galattico; |
s
(rho): |
misurazione angolare di una
stella posta sopra o sotto l'equatore galattico; |
d
(delta): |
distanza, in anni luce,
della stella dal centro galattico. |
|